50&PIÙ
01/12/12
Mai esagerare con i regali.
Accettarli sempre con il sorriso. Scartarli subito.
Riciclarli? Forse.
intervista a cura di Barbara DiSarno
"Regalare è un arte che unisce buon senso e buon gusto" questa la linea guida secondo il fiorentino Alberto Presutti, Maestro di Bon Ton e Galateo e prezioso formatore nell'ambito della Business e Global Etiquette.
Quali sono quelle piccole regole e accorgimenti che ognuno di noi dovrebbe seguire nella scelta e nella consegna di un dono?
Regalare è un'arte che rifugge ogni eccesso e caduta di tono e il Bon Ton è d'accordo!
Secondo voce popolare il miglior regalo è un "pensierino" scelto col cuore più che con la testa, per evitare "colpi di testa".
Il Bon Ton consiglia la regola di non esagerare mai nel donare, facendo troppi doni e sempre tutti preziosi, perché il regalo guai diventi espressione del proprio "ego".
Il regalo rappresenta, infatti, la manifestazione di un nostro sentimento e non potrà, in alcun caso, esser tale da metter a disagio il suo destinatario.
Sono sbagliati tutti i regali suggeriti dalle tendenze dell'ultimissima moda, che se del caso, ciascuno acquisterà, in proprio, per sé.
Il regalo dovrà, naturalmente essere sempre accompagnato da un biglietto dalla firma chiara, se lo si invia.
Nella ricerca del regalo dell'ultimo minuto a quali idee ci si può affidare che non denuncino la frettolosità o l'impersonalità dell'acquisto?
Scegliere all'ultimo minuto un dono, denota che questo non è molto sentito ed è quasi "obbligatorio" nella sua consegna. Perché regalare è un gesto del cuore, non un comportamento che rende più buoni e più belli agli occhi del ricevente.
Un libro è il regalo per eccellenza. E non necessariamente un best seller ma anche un libro d'arte, di fotografia, di raccolta di fumetti d'epoca, e così di seguito.
Certe volte ci si dimentica che esiste non solo un "Bon Ton" del donare ma anche del ricevere.
La prima regola del Bon Ton è quella di accettare sempre i regali con il sorriso sulle labbra anche quando non piacciono. La seconda, scartarli subito e ringraziare, quindi mai accatastarli da qualche parte per aprirli dopo la cena o la festa di compleanno. I fiori si devono mettere subito in un vaso da esporre in ingresso o in salotto.
La terza regola riguarda il fatto che non si rimandano mai indietro i fiori, anche se rappresentano un messaggio amoroso non gradito e questo a differenza di regali preziosi volti a "comprare" la disponibilità personale o commerciale che si dovranno spedire indietro immediatamente!
Infine, il Bon Ton suggerisce di evitare frasi come "Ma non dovevi disturbarti" o "Ma cosa hai fatto!", offensive, in radice, della sensibilità del donante.
In tempi di crisi, e non solo, l'arte del riciclo del regalo trova ampio spazio in occasione di compleanni, cene e festività.
È ancora un tabù o questa pratica sta iniziando ad essere sdrammatizzata e simpaticamente ufficializzata e dichiarata?
Riciclare un regalo non gradito espone al rischio che questo, per un giro infernale, ritorni di dono in dono, a chi lo ha regalato. D'altronde, non potendo dichiarare la contrarietà a "quel" dono, il ricevente non ha molte alternative.
Il Bon Ton consiglia di evitare di rimettere in circolazione il regalo sgradito, e piuttosto, venderlo se ha valore, o buttarlo in cantina, e un giorno, chissà, smaltirlo.
Alcuni hanno ideato casalinghi mercatini di regali non graditi che vengono scambiati con altri, egualmente non piaciuti. Ma è pratica snob e abbastanza di Mal Ton!
Cosa hanno le tradizioni estere da insegnarci sull'arte del dono in termini di cose da imitare ma anche da evitare?
Le tradizioni più particolari in relazione ai regali si riscontrano in Oriente e in Arabia. In Corea un regalo si riceve sempre con entrambe le mani in segno di rispetto e ringraziamento per il donante. Mentre, a differenza delle sciocche scaramanzie nostrane, in Cina non si regalano forbici o oggetti appuntiti e taglienti, non perché portano dolore e morte, ma in quanto simboleggiano il dare un taglio all'amicizia. Per i giapponesi, invece, i regali devono essere sempre di modesto valore economico, mentre da noi vale il principio opposto, generalmente.
Trovandosi in Arabia Saudita sarà bene non fare mai apprezzamenti positivi su qualche oggetto o bene di proprietà dell'anfitrione perché l'Etichetta ne prevede il regalo all'ammiratore e noi italiani, tanto lusingatori per opportunistico calcolo, potremmo svuotare un'intera abitazione.